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domenica 26 aprile 2009

Provincia, Contiero ritorna favorito anche se nella Lega restano dei dubbi

Verso le Elezioni

L’Udc spaccata tra centrodestra e libertà di coscienza Sorride il Pd

Tratto dal Gazzettino di Rovigo di Domenica 26 Aprile 2009

La telenovela leghista sul nome del candidato del centrodestra per Palazzo Celio si arricchisce di un’altra puntata.
A suon di indiscrezioni e smentite, il ping pong tra i nomi di Alessandro D’Isanto e di Antonello Contiero (più qualche altro possibile outsider) stavolta mette a segno una schiacciata. La voce arriva direttamente da Venezia. Il vice governatore del Veneto, il leghista Franco Manzato, avrebbe indicato in Contiero l’uomo giusto per la Provincia.
L’interessato non cambia l’atteggiamento tenuto nelle ultime settimane anche se lascia intendere più di quel che dica.
«Non ho ricevuto alcuna investitura ufficiale - spiega il segretario della Lega polesana - Tra lunedì e martedì faremo la conferenza stampa per dare la nostra indicazione definitiva. Ci saranno Gobbo e Ghedini e chiariremo tutto».
Ma la dichiarazione di Manzato non è di poco conto. Percentualmente quanto pesa?
«Diciamo che al 90 per cento potrebbe essere vera. Comunque ribadisco che in Polesine le scelte si fanno a livello locale e ci sono ancora alcune cose da chiarire. Quindi è prematuro dire chi sarà alla fine a scendere in lizza».
Tuttavia il Pdl vi ha dato carta bianca e quindi la scelta è tutta in capo alla Lega.
«Sì, ha detto che rispetterà la nostra volontà e questo è molto importante. Ma non mi fermerei alle due persone fin qui più nominate. Va tenuto conto che anche Linda Guarnieri sarebbe una ottima candidata. Una donna della Lega contro un’altra donna (Tiziana Virgili, ndr) del centrosinistra. E anche il nostro rappresentante in giunta a Rosolina, Stefano Falconi potrebbe essere la novità che scombina i giochi. Aspettiamo ancora qualche giorno e risolveremo tutto».
Intanto il tira e molla non aiuta la chiarezza su possibili alleanze. L’Udc si sta lacerando nell’attesa di capire che cosa farà il centrodestra. Tutti nicchiano ma è chiaro che se il Pdl si allinea sulle scelte del Carroccio, il partito di Casini, oggi commissariato, sta aspettando di sapere se sboccerà l’accordo con Lega e Pdl in tutto il Veneto o se ogni realtà locale dovrà fare gioco a se stante. Nel frattempo bene informati assicurano che in via Mazzini si nutra ben più di qualche riserva sul nome del leghista candidato. L’ala capeggiata da Borgato e Bacchiega punta all’accordo fin dal primo turno ma gli amici di Francesco Milan temporeggiano e potrebbero sancire una frattura che è già nei fatti. Chi sorride è il Partito democratico. Il segretario provinciale Gabriele Frigato lo aveva detto: «La nostra candidata Tiziana Virgili ha dalla sua una rappresentatività che supera gli schieramenti».
Non sarebbe una novità se il voto dei cattolici tornasse ad essere pesante in Polesine così come lo era stato nel 2006 per la corsa al Comune capoluogo.

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