UDC Rovigo - Unione dei democratici cristiani e di centro

Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.

Ultime News dal sito Pier Ferdinando Casini.it

lunedì 30 marzo 2009

LUDC chiama a raccolta i suoi giovani


L’Assemblea Provinciale - Annunziata: ” Si suggellano oltre due anni di intensa attività”

Ieri a Badia presente e futuro del partito si sono confrontati sulle scelte ideali per il domani

Tratto dalla Voce di Rovigo del 29/03/2009 di Piera Marsilio

Si è svolto ieri pomeriggio in una delle sale del cinema Politeama di Badia Polesine, il primo incontro dei giovani udc della provincia di Rovigo. Nell’assemblea del 14 marzo scorso, svoltasi a Roma, era stato lanciato il movimento giovanile. Per dare struttura ed organizzazione al neonato movimento, sono stati nominati il commissario giovani udc veneto Matteo Beghin di Padova ( Assessore a Santa Giustina in Colle ) e Marco Da Rin, ventitreenne segretario provinciale dell’Udc di Belluno, membro della segreteria nazionale del movimento e Responsabile dei Giovani dell’area nord-est. Mattatore della giornata Mauro Annunziata, segretario organizattivo dell’UDC di Badia Polesine. All’incontro è intervenuto l’onorevole europarlamentare Iles Braghetto che ha dichiarato alla stampa: “si sta bene in mezzo ai giovani, la mia generazione sa dire solo slogan”. L’apertura dei lavori è stata affidata a Francesco Milan, segretario provinciale, poi è intervenuto Fabrizio Borin segretario di Badia Polesine.Successivamente Da Rin e Beghin hanno illustrato le linee guida del movimento giovanile. Primo punto cercare di avvicinare i giovani alla politica, incidere nelle scelte di politica locale ed organizzare scuole di formazione. E’ seguito un dibattito con i giovani presenti in sala, arrivati da tutta la provincia, sulle future attività del movimento. La ripromessa è stata di ricontrarsi per dare il via alle attività. Mauro Annunziata, 30 anni, laurendo in Economia a Ferrara, ha dichiarato: “E’ stato organizzato tutto da noi ragazzi ed è la prima che si tiene un incontro cosi importante a Badia Polesine, frutto di oltre un anno di lavoro, partito due anni fa, dalla volontà del nostro Presidente Gino Ponzetto. Inizialmente abbiamo fatto attività di segreteria, poi grazie ad Iles Braghetto siamo andati a Bruxelles, confrontandoci con altri ragazzi, e assieme a loro abbiamo seguito la sua scuola di formazione dedicata ai giovani udc del veneto. Abbiamo cercato di dialogare - ha aggiunto - con altri gruppi giovanili di Badia, Azione Giovani e i giovani forzisti, per aprire un dialogo, e con le associazioni di volontario e culturali. Un incontro pertanto che va a suggellare due anni di attività dei giovani di Badia”. Soddisfazione dunque da i vertici del partito. Due le sedi del movimento giovanile ormai consolidate, Rovigo e Badia ma anche altre realtà come Rosolina, Porto Tolle sono in fase avanzata, inoltre si stanno cercando giovani nelle zone Altopolesane, Trecenta e Bagnolo di Po, per portare avanti il processo organizzativo. Alla domanda se l’Udc si presenterà alle comunali, Annunziata ha risposto che porteranno i loro giovani, presenteranno più avanti i nominativi. “Qui non abbiamo problemi - ha concluso - abbiamo già i giovani integrati nella segreteria”. Il movimento dell’Udc di Badia è stato rivitalizzato 3 anni fa grazie all’opera di coinvolgimento nei confronti dei giovani, svolta da alcuni veterani della politica e dal presidente attuale Gino Ponzetto.

sabato 28 marzo 2009

1° Incontro Giovani UDC Provincia di Rovigo




Sabato 28 Marzo alle 15.30 i giovani Udc Rodigini si riorganizzano ed incontrano i loro responsabili regionali e nordest per avviare finalmente le attività nel movimento giovanile dell’Udc.L'incontro è aperto a tutti.Ecco tutte le informazioni per partecipare:

Data: sabato 28 marzo 2009
Ora: 15.30 - 17.30
Luogo: Teatro Multisala Cinema Politeama
Indirizzo: Via cigno 259
Città/Paese: Badia Polesine, Italy
Telefono: 3202315166
E-mail: annunziata.mauro@libero.it




COME ARRIVARE:
S.R. 88 proveniente da Rovigo in direzione Badia Polesine
Dopo l’ingresso in paese primo semaforo girare a destra.

S.P. 42 proveniente da provincia di Padova (ponte sull’adige Masi-Badia). Proseguendo dopo l’incrocio secondo semaforo girare a sinistra.

Giovani dell’Udc spaccati sulla presenza di Francesco Milan

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 28/03/2009

I giovani dell’Udc della provincia di Rovigo si incontrano questo pomeriggio alle 15.30 presso il Teatro Multisala Politeama di Badia Polesine.Sull’incontro si è già scatenata una polemica contro il segretario Francesco Milan. Tutto nasce dal comunicato stampa, firmato dal commissario dei Giovani Udc polesani Andrea Guerra, che annuncia l’incontro: ” Dopo l’assemblea organizzativa del 14 marzo, anche in Polesine il movimento giovanile si riorganizza: all’incontro parteciperanno il commissario dei giovani del Nord-Est, Marco Da Rin e il commissario giovani del Veneto, Matteo Beghin. Porterà il saluto dell’Udc polesana, il segretario provinciale, Francesco Milan. I giovani dell’Udc sono impegnati a sostenere la linea identitaria ed autonoma del partito, che vuole un partito orgoglioso e coraggioso, che come ha detto Pier Ferdinando Casini, in Parlamento in occassione del voto sul cosiddetto federalismo, ha dimostrato che non è interessato a vendere i propri valori per qualche posto magari in piedi”. Al comunicato di Guerra ne è seguito un altro stavolta firmato da Massimo Carravieri e Mauro Annunziata “Per il movimento Udc polesano”. Dicono i due: ” Il movimento giovanile dell’Udc di Rovigo, che opera già da tempo nel territorio con una avviata realtà su Rovigo e Badia Polesine, evidenzia che l’assemblea organizzativa è ben lieta di ospitare i responsabili regionali del partito e tutti gli altri iscritti, mentre puntualizza che la enunciata presenza di Francesco Milan è gradita come normale iscritto dell’Udc, in quanto non può appropriarsi della funzione di segretario provinciale, poichè la stessa decaduta ai sensi dello statuto, come pure ogni nomina effettuata dallo stesso. All’assemblea ci sarà il benvenuto del Segretario Comunale dell’Udc di Badia Polesine, Fabrizio Borin”.

venerdì 27 marzo 2009

I giovani dellUdc scaricano Milan: Non si presenti come segretario


A un giorno dall’incontro di Badia

Tratto dalla Voce di Rovigo del 27/03/2009

Il movimento giovanile dell’Udc di Rovigo scarica Francesco Milan come segretario del partito all’appuntamènto di Badia Polesine. Lo puntualizzano Massimo Carravieri e Mauro Annunziata in una nota prima dell’incontro di domani: l’ex segretario sarà il benvenuto come qualsiasi altro iscritto, ma senza ulteriòri titoli. Il movimento giovanile, che opera già da tempo nel territorio con una avviata realtà su Rovigo e Badia Polesine evidenzia che l’assemblea organizzativa è ben lieta di ospitare i responsabili regionali del Partito e tutti gli iscritti, mentre puntualizza che la enunciata presenza di Francesco Milan è gradita come normale iscritto dell’Udc, in quanto non può appropriarsi della funzione di segretario provinciale, poiché la stessa è decaduta ai sensi dello Statuto, come pure ogni nomina effettuata dallo stesso. All’assemblea ci sarà il benvenuto del segretario comunale dell’Udc di Badia Polesine, Fabrizio Borin. L’appuntamento è per domani alle 15,30 al teatro Politeama di via Cigno Badia

Udc, a Badia assemblea del movimento giovanile


Tratto dal Resto del Carlino del 27/03/2009

IL MOVIMENTO giovanile dell’Udc di Rovigo, che opera già da tempo nel territorio con un’avviata realtà su Rovigo e Badia Polesine evidenzia che l’assemblea organizzativa è ben lieta di ospitare i responsabili regionali del Partito e tutti gli iscritti, mentre puntualizza che l’«enunciata presenza di Francesco Milan è gradita come normale iscritto dell’Udc, in quanto non può appropriarsi della funzione di segretario provinciale, poiché la stessa è decaduta ai sensi dello statuto, come pure ogni nomina effettuata dallo stesso». All’assemblea ci sarà il benvenuto del segretario comunale dell’Udc di Badia Polesine, Fabrizio Borin. Il partito, in una n nota, coglie l’occasione per invitare tutti i giovani della provincia iscritti e simpatizzanti domani alle ore 15,30 al Teatro Politeama di Badia Polesine.

giovedì 26 marzo 2009

Sabato a Badia Polesine incontro dei giovani Udc


Tratto dalla Voce di Rovigo del 26/03/2009


ROVIGO- Dopo l’assemblea organizzativa del 14 marzo, anche in Polesine il movimento giovanile si riorganizza, l’incontro al quale parteciperà il commissario giovani del Nord-est, Marco Da Rin e il commissario giovani del Veneto, Matteo Beghin si svolgerà Sabato prossimo alle 15.30 a Badia Polesine al teatro Politeama di via Cigno 259. All’incontro porterà il saluto dell’Udc polesana, il segretario provinciale, Francesco Milan. “I giovani dell’Udc - recita una nota del partito sono impegnati a sostenere la linea identitaria ed autonoma del partito, che come ha detto Pierferdinando Casini: “Ha dimostrato che non è interessato a veridere i propri valori per qualche posto magari in piedi” .

mercoledì 25 marzo 2009

De Poli: Non accettiamo diktat


Parla il segretario veneto

L’Udc comincia a lavorare a una propria lista di candidati

Tratto dalla Voce di Rovigo del 25 Marzo 2009 di Antonio Garbellini


L’Udc lavora a una propria lista. Il partito di centro si prepara alla corsa in solitaria nelle elezioni provinciali del prossimo giugno.L’input politico arriva dalla linea nazionale del partito, ribadita poi dal segretario regionale Antonio De Poli. Ma a Rovigo, inoltre, c’è una situazione conflittuale, sfociata nella richiesta di commissariamento del partito da parte del segretario Francesco Milan. ” Per Rovigo - spiega De Poli - si deciderà fra la fine di questa e l’inizio della prossima settimana, l’auspicio è che si trovi la soluzione migliore. Intanto il partito opera con i propri organismi. Come già detto non accettiamo diktat da nessuno perciò ci prepariamo ad andare alle elezioni da soli. Ovviamente se poi se ne presentassero le condizioni non si escludono alleanze già al primo turno”. Tutto è rimandato a quando si capirà come si muoverà il Pdl dopo il congresso fondativo di fine settimana. L’Udc comincia intanto a lavorare a una propria lista. I nomi dei candidati per Rovigo? De Poli butta lì due nomi: “Il presidente Renato Borgato e Francesco Milan”.Lo stesso Borgato afferma che “ci prepariamo a correre da soli ma siamo pronti ad altre soluzioni. Non possiamo scordare che a Rovigo c’era concordia da parte di tutto il centrodestra. Ora si vedrà”.

giovedì 19 marzo 2009

Contiero (Lega): «Se il Pdl continua a corteggiare l’Udc con noi ha chiuso»


Contiero (Lega): «Se il Pdl continua a corteggiare l’Udc con noi ha chiuso»

Tratto dal Gazzettino di Giovedì 19 Marzo 2009 di Franco Pavan


«Ho carta bianca. A Rovigo decido io e a tutt’oggi la Lega nord farà corsa solitaria». E’ un Antonello Contiero a ruota libera quello che ieri ha voluto mettere i puntini sulle “i” alle recenti vicende che stanno agitando la scena politica locale. Parla di tutto e non tace alcunché il segretario provinciale del Carroccio soprattutto quando entra nel tema delle alleanze, dopo gli annunci di accordi semi ufficiali durati lo spazio di 48 ore.
«A Rovigo non verrà né Bossi né Gobbo a dire quello che farà la Lega - precisa Contiero - Decideremo in piena autonomia perché ci è stato conferito un mandato pieno. E a costo di ripetermi, ribadisco una volta di più che lo spartiacque sarà la risposta dei partiti sul federalismo. Anche a livello locale voglio vedere come si comporteranno i capi polesani su questa importante riforma nazionale». Insomma, stando al ragionamento di Contiero, la Lega prende le misure ai possibili alleati. Intanto li mette sul chi-va-là tenendoli a distanze con l’annuncio di presentarsi da sola alle Amministrative di giugno. Poi, in relazione al voto sulla riforma federale della fiscalità, sceglierà chi sta dentro al gioco e chi va affondato.
«Eh sì, non voglio scherzi - chiosa Contiero - Se capita che mezzo Pdl lo ritrovo a firmare quella falsità del 20 per cento ai banchetti dell’Udc? Oppure che uno come Paolo Avezzù respinge la nostra proposta di firmare per la castrazione chimica degli stupratori? Come mi devo comportare?».
Già, l’Udc, per Contiero, è fumo negli occhi. «Il Pdl non deve in alcun modo fare accordi con l’Udc - tuona il segretario - In caso contrario si preclude ogni possibilità di alleanze con la Lega. Dopo il voto su federalismo si capirà perfettamente lo scenario che si andrà delineando». E se il Partito democratico, che fa prove di dialogo sulla riforma federal-fiscale leghista, si scoprisse alleato concreto con l’astensione sul provvedimento?
«Non ci stupiremmo. Stanno cercando di gettare le basi per un Pd del Settentrione. La Lega in tanti Comuni va da sola, vedi Porto Viro o Lendinara. Se il Pd ci offrisse i suoi voti, potremmo anche accettarli».
Quanto pesa alla causa leghista locale, la vicenda dei giovani fuoriusciti? «Zero. Sinceramente non li capisco. Potevano rimanere in Lega, nessuno li ha allontanati. E’ stata una loro libera scelta». In altre occasioni Contiero aveva parlato di un prezzo per questo “tradimento”. «Non voglio più polemiche sui questa vicenda. La storia degli ultimi venti anni di Lega nord dimostra che l’elettorato ha sempre condannato chi l’ha abbandonata. Fuori dalla Lega c’è il nulla. E tanto per cominciare questi fuoriusciti non potranno fare accordi con noi».

Milan: NellUdc serve equilibrio


Dopo la richiesta di commissariamento

Borgato : “Occorrono le migliori condizioni per le elezioni”

Tratto dalla Voce di Rovigo del 19 Marzo 2009


Il giorno dopo la richiesta di commissariare l’Udc polesana Francesco Milan si mostra sereno. Il segreterio (ormai ex?) tuttavia non si sottrae ad alcune precisazioni “Io non ho rassegnato le dimissioni, ho semplicemente fatto presente che a Rovigo il partito si trova in una situazione non più gestibile. A questo devono dare risposta gli organismi regionale e nazionale”. Alla domanda sulle origini del disagio Milan dice: ” Non l’ho certo creato io. Ho preso atto del fatto che mi era arrivata una lettera con 20 dimissioni dal partito. La domanda bisognerebbe porla a chi ha creato tensioni nell’Udc polesana. Ho sempre sostenuto la linea nazionale del partito, ora pare che anche Borgato, forse folgorato sulla via di Damasco, venga su posizioni che io sostengo da settimane. Più di un mese fa dicevo che se accordi dovevano esserci dovevano essere veri altrimenti avremmo corso da soli”. Milan ripete di non aver chiuso la porta a nessuno ( Pdl compreso ) poi specifica che “c’è bisogno di equilibrio nel partito, io aderisco senza se e senza ma alla linea nazionale. Il partito sta acquisendo consensi, credo che a livello di dirigenti serva più coraggio e serenità, invece registro preoccupazione per i posti e sorrido verso chi si vuol trasformare in pompiere dopo aver attizzato il fuoco”. Infine una battuta rivolta a Renzo Marangon: “Sostiene che alla alleanze si penserà dopo il congresso fondativo del Pdl. Ma allora gli chiedo che valore aveva quell’accordo che lui chiedeva che io firmassi a febbraio. E’ chiaro che si trattava di una sottoscrizione senza alcuna utilità”. Sulla situazione dell’Udc torna anche Renato Borgato, presidente provinciale: ” Bisogna trovare il modo di mettere il partito nelle migliori in vista delle prossime elezioni”. E ancora: “Sono rimasto stupito della scelta di Milan, credo che l’Udc abbia ancora bisogno della sua passione”. Infine: “‘L’Udc non può essere suppletivo, occorre pari dignità altrimenti non è escluso che noi si possa correre da soli in vista delle elezioni. Certo mi rifaccio al Tavolo provinciale, dove si era sancita condivisione all’interno del centrodestra.Non posso dimenticare che a livello regionale l’Udc è inserito in una forte alleanza. Il riferimento è quello ma non siamo disponibili ad accordi preconfenzionati. Le ultime dichiarazioni di Bellotti e Marangon mi sembrano facciano ben sperare”. Su chi possa essere il commissario inviato dal segretario regionale De Poli a Rovigo Borgato dice: ” aspettiamo l’incontro con l’onorevole, vedremo”.

mercoledì 18 marzo 2009

Udc polesana verso il commissariamento


Richiesta a De Poli

Milan: «Deve prevalere l’interesse del partito»

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 18 Marzo 2009


L’Udc polesana verso il commissariamento. La richiesta è stata fatta dal segretario Francesco Milan all’on. De Poli, durante l’ufficio politico. Una decisione maturata dopo la lettera con cui 20 componenti del comitato provinciale hanno dato le loro dimissioni.
«In queste settimane - scrive Milan ai componenti del comitato - mi sono sforzato di rappresentare nei diversi incontri e colloqui che ho avuto, la necessità di non dividere il partito e soprattutto di non metterlo in grave difficoltà, più di quanto non era già stato fatto, e ciò in vista delle prossime elezioni; anche in considerazione del fatto che come si può constatare, l’analisi politica che ho portato avanti in questi mesi si sta sempre più concretizzando, a dimostrazione che era ed è necessario avere un atteggiamento coraggioso di autonomia ed identità politica che non significano indisponibilità al confronto e alla ricerca di vere alleanze con il Pdl e la Lega, ma non a qualsiasi costo e soprattutto, perdonatemi il modo semplicizzato di esprimermi, non con “il cappello in mano”. Non voglio ora entrare nel merito delle considerazioni contenute nella lettera di dimissioni, in cui non c’è nulla di politico ma solo un attacco ingiustificato al mio operato, considerazioni che ovviamente non condivido per nulla, anche se ora non le confuto, perchè credo che in questo momento debba prevalere l’interesse del Partito, sempre più prossimo ad una competizione elettorale vitale e che proprio per questo deve trovare da subito un equilibrio che consenta di lavorare adeguatamente. Confermo la mia totale adesione alle linea nazionale dell’Udc».

Nessun Accordo tra Pdl e Lega


Lo conferma il coordinatore di Fi Mario Borgatti. L’Udc intanto in un clima di incertezza è pronta a correre con una propria lista per la Provincia
«Nessun accordo ancora tra Pdl e Lega»


Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 18 Marzo 2009 di Federica Broglio

Non c’è nessun accordo tra Lega e Pdl per le elezioni per la Provincia. Parola di Mario Borgatti, coordinatore di Forza Italia, che smentisce le voci trapelate da un comunicato alla firma del Circolo Identità veneta di An. Un circolo che peraltro avrà vita breve vista la decisione del partito di confluire nel progetto del Popolo delle Libertà, le cui dichiarazioni sono state messe anche in discussione dall’esponente in Comune Flavio Mancin. «Ha ragione Contiero (segretario della Lega, ndr.) quando dice che tutto dipende dal voto sul federalismo fiscale - spiega Mancin -. Solo allora si potranno fare ipotesi plausibili su chi sarà il titolare della candidatura in Provincia. Da parte nostra non c’è alcuna preclusione sul nome, tutti quelli emersi in questi giorni sono spendibili. Bisogna attendere il via libera della Lega». Non solo, sostiene Borgatti. «L’accordo deve esserci tra Bossi e Berlusconi, se passa il federalismo la Lega sarà alleata del Pdl - ribadisce l’esponente azzurro -. Al Carroccio non è escluso che spetti la candidatura a Rovigo, che dopo Belluno, è la provincia papabile. Se così fosse, ma lo decideranno i vertici regionali, noi ci adegueremo. Certo è che sarebbe opportuno per vincere al primo turno allearsi anche con l’Udc». Un partito che invece è censurato dalla Lega dopo il suo orientamento contro il federalismo che sarà riconfermato anche alla Camera. «È uno spot leghista, noi da sempre stiamo portando avanti una battaglia con i sindaci per consentire loro di amministrare. Sono troppi i Comuni - fa sapere Renato Borgato dell’Udc - che sforano il patto di stabilità ingessando gli investimenti. Il pacchetto leghista potrà avere benefici, se li avrà, tra sei o sette anni, ma è adesso che c’è bisogno di risorse». Borgato però lancia un messaggio ai possibili alleati del centrodestra: «Visto che sinora non c’è chiarezza noi siamo pronti ad andare avanti con una nostra lista. Non abbiamo mai posto condizioni sul candidato, abbiamo sempre sostenuto la necessità di correre uniti per portare a casa la presidenza della Provincia al primo turno. Vogliamo però mantenere la nostra identità e dignità». Sulla situazione interna all’Udc (di cui riportiamo qui a fianco) lascia aperta una porta al segretario Francesco Milan: «Stiamo facendo valutazioni per riportare un clima sereno, perché siamo consapevoli di essere determinanti per le prossime elezioni. Non servono spaccature».

Bufera in casa UDC, Milan chiede il commissariamento


De Poli prende tempo

Il segretario sfiduciato da venti dirigenti

Tratto dalla Voce di Rovigo del 18/03/2009

Rovigo - Bufera in casa Udc. Il segretario Francesco Milan di fatto lascia la guida del partito e chiede il commissariamento dell'Udc polesana. Il numero uno regionale De Poli prende tempo e rimanda ogni decisione ad un incontro a tre con Milan stesso ed il presidente Borgato. Con una lettera rivolta al presidente nazionale Lorenzo Cesa, a Pierferdinando Casini e ad altre persone, Milan ha comunicato di aver chiesto "al segretario regionale De Poli la necessità di procedere al commissarimento dell'Udc polesana". Un gesto seguito alla sfiducia, mostrata nei suoi confronti da parte del comitato provinciale: "2o componenti hanno dato le loro dimissioni in occasione dell'ufficio regionale ( di lunedì scorso ndr. ), al quale ho partecipato per l'ultima volta in qualità di segretario". Insomma Milan abbandona proprio in vista dell'inizio della campagna elettorale per chiedere il commissariamento urgente. " In queste settimane - continua Milan - mi sono sforzato di non dividere il partito. L'analisi politica che ho portato avanti in questi mesi si sta sempre più concretizzando a dimostrazione che è necessario avere un atteggiamento coraggioso di autonomia e politica che non significano indisponibilità al confronto e alla ricerca di vere alleanze con Pdl e Lega, ma non a qualsiasi costo". E ancora: "non voglio entrare nel merito delle considerazioni contenute nella lettera di dimissioni ( dei 20 componenti della direzione ndr.) in cui non c'è nulla di politico ma solo un attacco ingiustificato al mio operato. Considerazioni che non condivido. In questo momento deve prevalere l'interesse del partito. Lascio da parte i sentimenti personali per l'accaduto. Resto assertore della linea nazionale del partito". L'onorevole De Poli, segretario regionale dell'Udc, ha accolto la richiesta di commissariamento del segretario provinciale Milan: " La richiesta è arrivata da 20 consiglieri a Milan per rivedere un pò le cose - precisa il senatore De Poli - è stato chiesto il commissariamento per gestire al meglio la fase elettorale del 6 e 7 giugno. Ci riuniremo la prossima settimana con il segretario Milan e il presidente Borgato e gli organi dell'ufficio regionale per capire se continuare con questo assetto o nominare un commissario super partes". Sulla situazione alleanze il senatore De Poli è chiaro. " Noi siamo propensi ad andare da soli al primo turno - conclude De Poli - anche se ascolteremo le indicazioni del Pdl, alleato regionale, ma non certo del Pd".

martedì 17 marzo 2009

L'attenzione ai bisogni delle famiglie si fa con atti concreti e non con proclami


La critica di Giovanni Braggion del’Udc

Tratto dal Gazzettino del 17/03/2009



Giovanni Braggion, responsabile provinciale Udc, critica l’atteggiamento dell’assessore Brusco. Gentile direttore, l’assessore della Provincia di Rovigo, Guglielmo Brusco, continua a dimenticare di essere un amministratore a servizio di tutti i cittadini e soprattutto non smette le vesti di politico militante. Su una materia così delicata, come le politiche socio-sanitarie, il nostro amico Brusco ha ingaggiato una battaglia di sicuro ingiustificata e’ ormai persino noiosa con la Regione del Veneto per sortire il solo risultato di avere una visibilità che le scelte che sta facendo come amministratore locale probabilmente non gli garantiscono .. Per altro speculando sulle famiglie delle persone non auto sufficienti che lui afferma di voler difendere, ma che di fatto utilizza per farsi propaganda. Il Veneto è una regione i cui servizi sociali non solo sono all’avanguardia a livello nazionale per qualità e quantità di soldi investiti, ma sono anche in continua evoluzione secondo le modifiche sociali che la nostra terra sta vivendo, come dimostra il percorso del disegno di legge istitutivo del Fondo regionale sulla non autosufficienza, sollecitato dai pensionati di Cgil Cisl e Uil e condiviso in maniera bipartisan in Consiglio regionale. Infatti la soluzione ai problemi anche economici delle famiglie dove ci sono persone non auto sufficienti non può che stare in politiche condivise, soprattutto per la difficoltà a reperire le ulteriori ingenti risorse necessarie. Ottantamila famiglie in Veneto ricevono oggi una forma di aiuto nell’ambito della non autosufficienza. Un sostegno che la Regione sta studiando di rendere ancor più concreto. L’attenzione ai bisogni delle persone e delle famiglie si fa con atti concreti e non con proclami. Che servono solo a recuperare un po’ di spazio sulla stampa e giustificare 5 anni di inesistenza politica e amministrativa. Casualmente ciò accade pochi mesi prima delle elezioni.
Saluti cordiali

Giovanni Braggion

Responsabile provinciale Udc

Segreteria Provinciale Rovigo

Udc contro il ddl. De Poli distante dal Carroccio


La segreteria regionale mette alla prova i parlamentari veneti

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 17/03/2009


VENEZIA- “li federalismo è l’esigenza delle regioni del nord e del Veneto in modo particolare da 15 anni. ·Ma un federalismo vero, che risponda concretamente alle esigenze della gente e non che moltiplichi i centri di spesa. Abbiamo più volte chiesto i numeri e la concretezza di questo federalismo che ci chiedono di votare alla Camera: e non abbiamo ricevuto risposta”. Questa la posizione ufficiale della segreteria regionale dell’Udc sul federalismo fiscale. “Abbiamo cercato di aprire un confronto con la maggioranza presentando attraverso gli emendamenti le nostre osservazioni sul disegno di legge in discussione in commissione nelle aule di Montecitorio: ma sono stati bocciati - afferma De Poli -Allora siamo scesi nelle piazze al fianco dei sindaci per raccogliere le firme a sostegno del 20% Irpef ai comuni: per dare voce alle istanze del territorio. In un momento di crisi economica questo federalismo, che la Lega tanto sponsorizza, finirà per essere devastante, porterà costi ulteriori e questo prezzo lo pagherà il nord, lo pagherà il Veneto la parte produttiva del paese. In questo moménto il Governo inebriato o tenuto in ostaggio dalla Lega dovrebbe ascoltare di più le persone, le “famiglie insieme al mondo economico tutti i
nostri sindaci e a.mmi.nistratori” . Commenti, questi, che non piaceranno alla LegaNord in attesa delle valutazioni politiche a livello nazionale sul federalismo fIscàle prodromiche alle alleanze elettorali. Tutti d’accordo invece, sull’iniziativa della restituzione del 20%dell’Irpef prodotta in loco. “A ridosso di un [me settimana che ha visto l’Udc - aggiunge De Poli - con i banchetti nelle piazze venete al fIanco dei sindaci per la raccolta firme a sostegrlo de120%Irpef ai comuni. Ho incontrato il movimento dei sindaci e con loro ci siamo confrontati sul federalismo. Perché il nostro senso di responsabilità ci fa chiedere cosa accadrà alla nostra società, alla nostra economia, alle nostre famiglie, ora che i comuni sono impoveriti e ingessati, oggi che Regioni come il Veneto non possono più stare al passo della crescita dei servizi - come quelli sociali ingessati sin dal 2007dal patto di stabilità introdotto da Prodi e strenuamente difeso da Tremonti - oggi che lo Stato interviene con misure inefficaci come la Social Card o il bonus bebè che escono da ogni capacità di programmare servizi per il futuro, con gli studi di settore che bloccano i nostri artigiani e le nostre piccole medie imprese, con il patto di stabilità che tieni le mani legate ai comuni”.
“Abbiamo calcolato che il federalismo che il Carroccio tanto acclama, non porterà soldi in più al nord e tanto meno al Veneto -sostiene De Poli - Verranno risanate le regioni sprecone e alle regioni virtuose come la nostra non verrà dato niente. InoÌtre i sette anni preventivati dal Ddl che servirebbero per fare i decreti delegati e per raggiungere la spesa standard è una pura utopia, perché sarà impossibile per le regioni sprecone riuscire a raggiungere questo traguardo.
Concedere il20%Irpef ai comuni risulta essere la soluzione migliore e più immediata, ma c’è chi ha deciso che questo movimento, trasversale, serio e intelligente, non debba essere ascoltato”. “Senza ricordare che il percorso verso il federalismo non dovrebbe dimenticare che la riforma dell’organizzazione dello Stato deve essere al servizi dei cittadini e non i cittadini al servizio della riforma dello Stato -la conclusione di De Poli - Oggi è iniziata la discussione nelle aule di Montecitorio, ora restiamo in attesa di vedere, alla luce delle considerazioni fatte, come voteranno i deputati veneti. Se metteranno al prima posto i cittadini o le loro segreterie politiche” .

lunedì 16 marzo 2009

«Il governo lasci il 20% dell’Irpef ai Comuni»


Tratto dal Resto del Carlino di Rovigo del 15/03/2009 renato20carlino «Il governo lasci il 20% dell’Irpef ai Comuni»



Ieri dalle ore 10.30 in piazza Vittorio Emanuele è stato allestito il banchetto per la raccolta delle firme a sostegno del movimento dei sindaci. L’obiettivo dell’iniziativa promossa dai sindaci è quello di investire in loco una parte di gettito fiscale(20% Irpef) chiedendo allo Stato tale riconoscimento che permetterebbe ai comuni di avere un po ’ più di ossigeno nella realizzazione di opere pubbliche. Diversi cittadini ieri si sono fermati a firmare: «Sono proprio i cittadini ad essere penalizzati — spiega Renato Borgato (Udc), presente ieri al banchetto — perchè non trovano risposta alle legittime istanze a causa delle note restrizioni finanziarie ai comuni».

Anche LUdc sta con i sindaci


Si schiera con il movimento del 2o% Irpef ai Comuni e attacca la Lega Nord

Tratto dalla Voce di Rovigo del 14/03/2009



Anche l’Udc polesana è accanto al movimento dei sindaci per sostenere la raccolta di firme a favore del 20% dell’Irpef ai Comuni. Una proposta avanzata a suo tempo dal vicesindaco Antonio Guadagnini; iscritto all’Udc e fatta propria dall’85% dei sindaci veneti di tutte le forze politiche .. Una misura fatta propria dall’Udc nazionale in occasione della visita dell’onorevole Pieferdinando Casini in Veneto e presentata come emendamento al cosidetto “federalismo”. Proposta puntualmente bocciata ieri dalla Lega.. “Strano - recita una nota dell’Udc a firma del segretario provinciale Francesco Milan - comportamento quello della Lega che vuole il federalismo e boccia una proposta che lo realizza nel concreto; forse non interessa davvero a realizzarlo ma solo a mantenere il monopolio di questa questione” . lo stesso Segretario regionale Antonio De Poli invita i militanti veneti dell’Udc a continuare “la battaglia al fianco del movimento dei sindaci del 20 per cente Irpef e ad essere oggi e domani loro nelle piazze dei Comuni veneti per la raccolta firme. De Poli ha dichiarato: “La Lega continua con i suoi giochetti. Il Carroccio sta dimostrando di pensare solo ai propri comodi e di non essere rappresentativo del Veneto. Oggi in quinta e sesta commissione alla Camera i relatori e il governo hanno confermato la volontà respingendo praticamente tutti gli emendamenti presentati dall’Udc. Hanno professato di voler aprire un confronto serio sul disegno di legge del federalismo ed invece hanno espresso parere negativo a tutti i nostri emendamenti. E adesso che spiegazioni si inventerà il Carroccio per spiegare agli elettori questa decisione? Ci accusano di non essere rappresentativi del territorio e poi sono proprio loro che gfirano le spalle al Veneto e ai Comuni per i loro comodi al Governo. “E ora di farla finita - tuona l’Udc - con queste continue prese in giro. La gente è stanca di sentire sono chiacchiere vuote” .

domenica 15 marzo 2009

Ai Comuni il 20 per cento di Irpef


Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 15/03/2009


In tanti ieri ai piedi della torre civica di palazzo Nodari si sono accostati al banchetto per la raccolta delle firme a sostegno del movimento dei sindaci che chiede di investire a livello locale il 20 per cento del gettito fiscale derivante dall’Irpef. A proporre l’iniziativa, nata trasversalmente alle forze politiche e senza sigle di partito, diversi esponenti della scena politica locale tra cui il presidente dell’Udc Renato Borgato, Andrea Bimbatti del Pdl e Oscar Tosini dell’Idv. La richiesta allo Stato di questa devoluzione fiscale consentirebbe ai tanti Comuni un’erogazione di servizi più certa e la realizzazione di opere pubbliche in grado di contribuire alla ripresa economica. «E’ un appello a tutti cittadini perché sono proprio questi loro i più penalizzati. Perché non trovano risposta alle loro legittime istanze per colpa dell’enorme massa di restrizioni finanziarie che ricadono sui Comuni», affermano Renato Borgato e Francesco Milan dell’Udc. Questa è l’unica proposta che permette agli enti locali di avere risorse fin dal prossimo anno attuando così un federalismo autentico e immediato. Chi sente veramente la responsabilità di amministrare deve rivolgersi ai cittadini e chiedere il loro sostegno a questa grande battaglia. La riforma federale ha tempi troppo lunghi prima di entrare a regime. E’ urgente sostenere le nostre amministràzioni creando le condizioni per poter amministrare andando incontro ai bisogni della gente soddisfando la nostra gente. Si può firmare anche all’Urp del Comune.

sabato 14 marzo 2009

Giochi quasi fatti nel centrodestra


A Badia, bendiniani in rampa di lancio
Tratto dal Gazzettino del 14/03/2009 di Franco Pavan



Giochi in dirittura d’arrivo nel centrodestra per la candidatura a palazzo Celio. Manca solo l’ufficializzazione ma l’accordo tra Pdl e Lega sarebbe già stato deciso.
Piccolo particolare: tra Adige e Po non è successo alcunché. Nel senso che l’intesa è stata decisa a livello regionale e i capibastone locali, o perlomeno quelli che non contano granché oltre i confini provinciali, stanno solo recependo le indicazioni altrui. Andiamo con ordine: Il Pdl veneto ha un capo in pectore: Niccolò Ghedini, il parlamentare padovano già coordinatore di Forza Italia regionale. In questa veste Ghedini sta distribuendo le candidature provinciali. Il Polesine, per gli ex forzisti, diventa quindi un’ottima risposta alle richieste degli alleati. E difatti tutto fa prevedere che a capo del Pdl polesano vada un esponente di An, che, al 99 per cento, sarà l’onorevole Luca Bellotti. Siccone la Lega ha già chiesto due candidature di peso in altrettante Province sicure, una di queste sarà in Polesine. E come già annunciato con largo anticipo su queste colonne, le attenzioni tornano a concentrarsi su Alessandro Zanforlini D’Isanto (foto), leghista di tendenze centriste, equilibrato consiliere comunale nel capoluogo, un volto nuovo della politica.
C’è poi il discorso Udc. La segreteria di Francesco Milan è in bilico. Secondo le voci ormai insistenti di chi conosce bene gli automatismi interni all’Udc, la maggioranza che lo sosteneva nella direzione del partito potrebbe non essere più tale. Il presidente dell’Udc polesana Renato Borgato ha praticamente completato la sua opera di distinzione dalla linea delle segreteria locale, erodendo passo passo il sostegno che a Milan era stato garantito all’atto dell’elezione congressuale. Da parte sua il segretario cerca di mantenere un basso profilo ma ha già lasciato trapelare che i vertici del partito stanno per prendere decisioni importanti. Che potrebbero contenere anche la sua rimessa del mandato politico ricevuto e il commissariamento.
Né meno interessanti si stanno dimostrando le vicende di altre amministrazioni locali. A Badia il sindaco Paolo Meneghin sta cercando di ricostruirsi una maggioranza dopo che è implosa quella che lo ha sostenuto fino ai giorni. Del pressing vero o presunto sull’Udc Mario Romani, si è detto nei giorni scorsi. Ora i beneinformati garantiscono che Meneghin starebbe negoziando anche l’appoggio dei bendiniani. Per contro, nel Pdl i marangoniani non sembra vogliano stare con le mani in mano. Corteggerebbero sia Stroppa che Boldrin. Insomma una bel crogiolo di posizioni. Vedremo cosa salterà fuori. Ultima annotazione: chi non compare in questo elenco di contatti coalizzativi, non è affatto inattivo. Sta solo lavorando a liste civiche ancora più trasversali di quelle sotto i simboli dei partiti.

giovedì 12 marzo 2009

"Udc, a Rovigo con il centrodestra garantendo la propria identità"

La lettera di Aldo Borgato delle segreteria comunale

Tratto dalla Voce di Rovigo del 12/03/2009

Intervento di Aldo Borgato, segretario organizzativo comunale di Rovigo dell'Udc, dopo la sua partecipazione all'inaugurazione della nuova sede regionale. Ho chiesto inserire su codesto quotidiano, la mia opionione come segretario organizzativo comunale di Rovigo del partito Udc.Lunedi 9 Marzo, si è inaugurata la nuova sede Regionale, del partito Udc, ubicata a Padova in via Medoaco 6, vicino all'uscita Padova Ovest. Io come organizzativo, ero presente, e ho ascoltato il nostro segretario nazionale Lorenzo Cesa che enunciava i nuovi indirizzi politici, alla presenza del nostro segretario regionale, nonchè onorevole Antonio De Poli. E di molti altri convenuti per tale evento, alla presenza di varie testate e tv, che hanno redatto tale evento con riprese ed interviste.Alcune considerazioni sui punti focali redatti nell'occasione, enunciati sia da on. Cesa che da on. De Poli. Si identificano in un federalismo vero, con un si al 20% irpef Disegno di legge n2105 delega al governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'art. 119 della Costituzione; art 132 (principi e criteri direttivi concernenti l'entità e il riparto dei fondi perequativi per gli enti locali) dopo il comma 1 aggiunge il seguente: 1-bis. I decreti legislativi di cui all'articolo 2 istituiscono, in favore dei comuni, con efficacia a decorrere dal 1° Gennaio 2010, la compartecipazione del (20% irpef) venti per cento al gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche. Si ad aiuti a chi perde il lavoro, No ai 500mila euro a Roma; No ai 150 mila euro a Catania. No agli studi di settore, No a Patto di Stabilità, No ak provvedimento quota latte. Infine un bel No ai Fondi Cipe Lombardo-Siculi (ponte stretto di Messina).Come sostenitore ed iscritto all'Udc credo che, gli spot come dice il nostro leader Casini, devono fnire.Durante tale inaugurazione si è parlato anche delle possibili alleanze in Veneto, potrebbero avvennire.Prestando sempre un occhio di riguardo, a coloro che più si affinano ai nostri ideali, restando pero fieri di esistere. Comportando con questo l'esser pronti ad andare ancora da soli a tutte le prossime elezioni se non vi fossero le condizioni ideali.L'Udc comunale di Rovigo, se mi è possibile adesso una considerazione, riconosce i nostri possibili alleati in quel centro-destra, che nel comunale di Rovigo ci trova affiancati alle varie attività e manifestazioni, ed in opposizione. Spero che questa nostra lealtà, si riconosca, e venga tradotto in alleanza per la provincia. Ovvio, credo che la nostra, sia presa come una possibile alleanza, dove noi dell'Udc entriamo come propositori, e non come solo dei voti da mettere nel sacco. Per poi non ascoltare la voce, la nostra, che può dar consigli utili. Perchè credo che in una coalizione, se tutti sono posti come veri alleati, questo porta avanti, un lavoro, che porta veramente linfa vitale alla nostra comunità. Che in provincia di Rovigo, trova problematiche che si accentuano, proprio perchè questo territorio, grande per le possibilità, resta sempre però indietro come cò che viene fatto.

Aldo Borgato

Segretario Organizzativo comunale di Rovigo

La base dell’Udc tira a centrodestra


Il Pdl cerca la carta Tescaroli

Tratto dal Gazzettino del 12/03/2009 di Roberto Pavan


Accelerata improvvisa nella corsa alla ricerca del candidato di spicco del nascente Partito della libertà per la Provincia.Salta fuori il nome dell’adriese Nereo Tescaroli, attuale direttore del Consorzio rifiuti, già segretario generale per molti anni a Palazzo Celio a cavallo degli anni 80 e 90 sotto le presidenze Nonnato, Monesi e Brigo, nonché incaricato delle stesse funzioni al Comune di Venezia e ancor prima ad Adria. Una lunga carriera nella stanza dei bottoni, un funzionario di stimata esperienza il quale, più che far parte della politica, ne ha tenuto le redini controllandola e probabilmente anche correggendone errori ed eccessi.
Pare che il suo nome sia stato fatto direttamente da Renzo Marangon con il benestare, o forse il suggerimento, del governatore Giancarlo Galan. L’interessato, però, sembra non sia disponibile a una discesa in campo così repentina e dovrebbe aver declinato l’invito. Addirittura era anche stata avanzata l’ipotesi che Tescaroli potesse essere candidato, sempre per il Pdl, per il Comune di Adria. Ipotesi che i bene informati considerano priva di ogni fondamento. Resta il fatto che l’approssimarsi della data del congresso per il decollo del Pdl fa aumentare l’interesse verso la scelta dei candidati. Sicuramente per FI e An pronte a fondersi, presentare fin d’ora un candidato credibile e condiviso, sarebbe un vantaggio in chiave elettorale. Anche perché nel centrodestra la confusione si sta depositando su tutti i partiti come un velo di polvere. Dei problemi intestini della Lega se ne parla nelle pagine interne. Chi sembra navigare senza una direzione precisa è l’Udc. Non vuol sentir parlare di fratture il segretario provinciale Francesco Milan, ma è chiaro che le iniziative del presidente Renato Borgato, e di parte dei giovani oltre che di altri membri del direttivo gli stanno facendo mancare al terra sotto i piedi.
L’ultimo in ordine di tempo a dare indicazioni sugli indirizzi che dovrà prendere il partito è il segretario organizzativo Aldo Borgato, che auspica la scelta definitiva di coalizzarsi con gli altri partiti del centrodestra come già succede con l’opposizione in Comune capoluogo. Aldo Borgato ha partecipato all’inaugurazione della sede regionale di Padova, presente il segretario nazionale Lorenzo Cesa dal quale ha ricavato indicazioni sulle scelte politiche che deve fare l’Udc. Sembra che Cesa abbia anche detto che ogni Provincia dovrà avere candidati dell’Udc autonomi, a eccezione di Rovigo dove l’alleanza con Pdl e Lega deve essere scontata.

mercoledì 4 marzo 2009

Milan: «Non commento»


Lo Scontro nell'Udc
Ma poi accusa chi lo attacca di "interessi personali"


Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 04/03/2009




Non commenta le indiscrezioni sull'effettiva portata dell'incontro del comitato provinciale con il segretario regionale Antonio De Poli. Per il leader dell'Udc polesana Francesco Milan vale il focus sullo stato del partito e sulle alleanze fatto da De Poli. «Il comitato ha iniziato la discussione e la continuerà a portarla avanti in modo che agli assenti, fra i quali il presidente del partito Renato Borgato, possano dare il loro contributo».
Milan precisa che le risultanze del summit sono state concordate con il segretario regionale e che corrispondono in pieno al documento della direzione provinciale del 9 febbraio.
«L'Udc è tuttavia favorevole alla semplificazione del quadro politico e al bipolarismo- aggiunge -, ma è contraria al bipartitismo di Pd e Pdl che puntano a estromettere gli altri partiti dalla scena politica».
Quanto all'andamento dell'Udc nel suo complesso, la situazione è stata focalizzata dallo stesso De Poli che ha confermato come tutti i sondaggi diano il partito in netta crescita perché: «Sono cambiate le priorità fra la gente. Prima vi era la sicurezza, ora si guarda al lavoro e al sociale che sono due cavalli di battaglia Udc. Dobbiamo avere fiducia - ha sottolineato De Poli - e capire che troppi dirigenti di partito faticano a comprendere e a interpretare la nuova realtà dell'Udc». Per Rovigo De Poi ha rivolto un invito all'unità: «Le ultime vicende ci hanno indebolito ma sono convinto che l'area polesana può essere foriera di risultati importanti».
Per De Poli non si comprendono alcune fughe in avanti visto che la linea dell'Udc è coerente alle indicazioni nazionali e regionali.
Insomma, secondo De Poli, fermo restando che l'Udc si prepara a correre da sola in tutte le province e nei comuni sopra i 15 mila abitanti, l'alleanza con Pdl e Lega non va respinta. Mentre non ci sarebbe spazio per accordi con il Pd, almeno in Veneto. «Troppe chiacchiere - ha fatto eco Milan - Sono alimentate da chi ha altri interessi, magari del tutto personali».
Un riferimento molto meno indiretto di quanto sembri. Di chi parla Milan? Lui non lo dice, Tuttavia il presidente dell'Udc locale Renato Borgato non fa mistero di aver la maggioranza del partito dalla sua parte. Sembra che Borgato abbia rilasciato alcune dichiarazioni sull'effettiva entità della presenza di iscritti all'incontro con De Poli. Così come sul tentativo di accreditare un nuovo coordinatore provinciale dei giovani che, secondo Borgato, i ragazzi dell'Udc nemmeno conoscono. Strano destino per un partito nemico giurato del bipolarismo, costretto a fare i conti con una dicotomia interna che non sfuma davanti a una tornata elettorale che si preannuncia storica.

lunedì 2 marzo 2009

Formazione politica nei programmi Udc


L’annuncio di Annunziata

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 02/03/2009



(P.A.) «È stato lanciato un progetto di scuola di formazione politica aperta a tutti i giovani del Veneto e non solo quelli dell´area democratico cristiana», ne dà notizia Mauro Annunziata della sgretaria Udc Badia Polesine e responsabile per Giovani Udc della provincia di Rovigo. «Sabato scorso 21 febbraio a Peschiera del Garda - spiega Annunziata - i giovani dell'Udc hanno incontrato l'europarlamentare Iles Braghetto. In questa occasione le delegazioni giovanili delle province di Rovigo, Padova, Verona, Treviso e Vicenza hanno lanciato un progetto di scuola di formazione politica. La nostra delegazione, la più folta, era accompagnata dal presidente provinciale dell'Udc Renato Borgato e da quello locale Gino Ponzetto». Le due relazioni principali, su «Sussidiarietà e di bene comune alle soglie del 2009», sono state svolte da Luca Antonini, vicepresidente della Fondazione per la Sussidiarietà e docente di Diritto Costituzionale Università di Padova e dal presidente nazionale dell'Udc Rocco Buttiglione. Molti gli interventi che hanno animato il dibattito.
«La proposta formativa - aggiunge Annunziata - è stata intitolata "Giovani e Politica - Quando la parola diventa laboratorio". È previsto un successivo incontro che avrà luogo il 7 marzo a Padova presso la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi in cui si dibatterà su «Il realismo di Gaudì e la speranza dell´Europa» e interverranno Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento Europeo e Iles Braghetto. Il terzo incontro è previsto per il 21 Marzo a Mogliano Veneto presso Collegio Salesiano Astori quando si dibatterà su "Onestà e verità" con Carmen Lasorella, giornalista e direttore generale San Marino Rtv». Il corso è gratuito.Per Annunziata e il vice segretario dell'Udc badiese Cristian Peluso «l'incontro gardesano è stato molto interessante perchè si è potuto comprendere maggiormente il valore della sussidiarietà sociale e del valore del bene comune».

domenica 1 marzo 2009

L’Udc prova a ricompattarsi




Borgato: “Contento che abbia cambiato posizione”. No ad accordi col Pd

Il segretario regionale ha ribadito la volontà di correre col centrodestra, “però con pari dignità”

Tratto dalla Voce di Rovigo del 01/03/2009

ROVIGO - Un tavolo sui contenuti programmatici con gli altri soggetti del centrodestra, ribadendo la totale indisponibilità ad accordi con il Partito democratico. E’ quanto emerso ieri mattina dall’incontro che si è svolto nella sède dell’Udc rodigina fra militanti e dirigenti insieme al segretario provinciale Francesco , Milan e a quello regionale Antonio De Poli. La riunione, si legge in una nota del partito, “ha confermato la volontà dell’Udc polesana di continuare a interpretare al meglio la linea di coerenza identitaria, portata avanti a livello nazionale e regionale, capace di mantenere il partito autonomo e pronto a rapportarsi con gli altri partiti con dignità e autorevolezza, polìtica e programmatica, rispettosa dei propri elettori che hanno voluto la presenza di una forza moderata di centro”, A questo scopo, è scritto ancora nel documento, ”l’Udc ha voluto e sollecitato l’incontro con Pdl e Lega nel quadro dei rapporti che lo vedono assieme al governo della Regione Veneto e intende operare affinché i prossimi incontri definiscano non solo la volontà di stare assieme, già affermata con il documento di gennaio, ma anche i contenuti programmatici, la condivisa candidatura alla presidenza della provincia e a sindaco nei comuni più rilevanti” . Altrimenti, qualora l’accordo non dovesse esserci, il partito correrà da solo ansia per la poltrona di Palazzo Celio che per le amministrative di Adria. Nessuna apertura, invece, verso il centrosinistra: l’assemblea ha infatti confermato l’indisponibilità a qualsiasi accordo con il Pd, “posizione peraltro già espressa in tutte le dichiarazioni e in tutti i documenti dell’Udc polesana”. E in vista delle scadenze ormai imminenti, il partito auspica l’avvio di un tavolo regionale con gli alleati con cui è già al governo a Venezia. “In tutti gli interventi prosegue la nota - è emersa la volontà e la richiesta che siano superate le conflittualità emerse in queste ultime settimane perché un partito presuppone adesione e coerenza politica sulla linea delineata dai suoi organismi nazionali, regionali e locali. In questo quadro l’Udc conferma la sua linea di opposizione al bipartitismo e la condivisione dei progetti di un grande centro moderato e alternativo. L’assemblea ha poi confermato il proprio appoggio al partito o a sostenere e dare intensità’, rapidità e concretezza alle decisioni conseguenti che il tavolo delle trattative dovrà assumere nei prossimi giorni, per una alleanza capace di offrire una nuova governance alla provincia di Rovigo”. Al “vertice” con De Poli hanno partecipato una trentina di persone anche se era assente gran parte del’comitato provinciale: “Si è trattato di un incontro informale col segretario regionale - commenta Filippo Guarnieri, segretario a Rosolina e che, appunto; non fa parte dell’assemblea provinciale - per cercare di risolvere i dissidi all’interno’ del partito; se poi ci riuscirà è un altro discorso. Ha anche sottolineato la volontà di trovare nel centrodestra la collocazione dell’Udc, ma senza essere ‘presi in giro’, altrimenti andiamo da soli” . “La posizione assunta da De Poli non mi può che far piacere perché è quella della maggioranza del partito - osserva il presidente provinciale Renato Borgato - Probabilmente la, notte ha portato consiglio’ visto che ieri (venerdì,ndr) era di parere diverso, poiché aveva ribadito la, volontà di correre da soli sia nei comuni al di sopra dei ls:mila abitanti che alle provinciali. Una scelta che rischia di essere disastrosa a Rovigo, come a Venezia e Belluno. Si tratta ora di verificare come verrà gestita questa posizione nell’ambito delle trattative per un possibile accordo con il centrodestra”.

Le priorità pregrammatiche del partito

ROVIGO - Durante l’incontro di ieri mattina, oltre a1confronto sulle possibili alleanze elettorali, si è parlato anche di programmi. Quattro i temi trattati, come riporta la nota del partito: un federalismo solidale che faccia funzionare gli organismi territoriali e dia servizi adeguati alla popolazione (sostegno al progetto di legge per il 20% Irpef ai Comuni); una politica attraverso la quale il Polesine riprenda nelle proprie mani il suo destino di sviluppo economico con la indisponibile consapevolezza del suo ruolo potenziale nell’area veneta, nel contesto della pianura padana e della sua centralità rispetto alle comunicazioni con il nord-est europeo; una forte politica per la famiglia, la solidarietà, i bisogni della persona; un’azione forte utilizzando gli strumenti e gli organismi già disponibili per contribuire ad affrontare la durissima crisi in atto e che il Polesine come sempre rischia di vivere in modo ancor più drammatico di altre realtà.

«L'Udc è contraria al bipolarismo»




Riunione di De Poli con i militanti
Milan: «O c’è l’accordo o corriamo da soli»

Tratto dal Gazzettino di Rovigo del 01/03/2009



Si è tenuto nella sede dell’Udc di Rovigo l’incontro fra militanti e dirigenti con il segretario regionale Antonio De Poli.L’incontro, organizzato dal segretario provinciale Francesco Milan ha confermato la volontà dell’Udc polesana di continuare ad interpretare al meglio la linea di coerenza identitaria, portata avanti a livello nazionale e regionale, capace di mantenere il partito autonomo e pronto a rapportarsi con gli altri partiti con dignità e autorev0lezza, politica e programmatica. «In tale direzione- afferma il segretario Milan -l’Udc ha voluto e sollecitato l’incontro con Pdl e Lega nel quadro dei rapporti che lo vedono assieme al governo della regione veneto e intende operare affinché i prossimi incontri definiscano non solo la volontà di stare assieme, già affermata con il documento di gennaio, ma anche i contenuti programmatica la condivisa candidatura) alla presidenza della provincia e a sindaco nel comuni più rilevanti. In caso contrario, l’Udc correrà alle prossime elezioni provinciali autonomamente con un proprio candidato alla presidenza, per le elezioni provinciali e a sindaco di Adria». Dall’assemblea è stata confermata l’ indisponibilità ad accordi con il Pd, peraltro già espressa in tutte le dichiarazioni e in tutti i documenti dell’Udc. «Per questo l’Udc -aggiunge Milan - auspica che si avvii al più presto un tavolo regionale fra i partiti che governano la Regione». Dal punto di vista programmatico sono stati toccati i temi di un federalismo solidale che faccia funzionare gli organismi territoriali e dia servizi adeguati alla popolazione (sostegno al progetto di legge per il 20% Irpef’ai comuni); di una politica attraverso la quale il Polesine riprenda nelle proprie mani il suo destino di sviluppo economico con la consapevolezza del suo ruolo potenziale nell’area veneta, nel contesto della pianura padana e della sua centralità rispetto alle comunicazioni con il Nord - est europeo. E’ stato poi posto l’accento per una politica per la famiglia, la solidarietà, i bisogni della persona, utilizzando . gli strumenti e gli organismi già disponibili per contribuire ad affrontare la durissima crisi in atto e che il Polesine come sempre rischia di vivere in modo ancor più drammatico di altre realtà. In tutti gli interventi è emersa la volontà e la richiesta che siano superate le conflittualità emerse in queste ultime settimane perché un partito, presuppone adesione e coerenza politica sulla linea delineata dai suoi organismi nazionali, regionali e locali. «In questo quadro - conclude Milan - l’Ude conferma la sua linea di opposizione al bipartitismo e la condivisione dei progetti di un grande dentro moderato e alternativo». L’assemblea ha poi confermato il proprio l’appoggio al partito teso a sostenere e dare intensità, rapidità e concretezza alle decisioni conseguenti che il tavolo delle trattative dovrà assumere nei prossimi giorni, per una alleanza capace di offrire una nuova governance alla provincia di Rovigo.

‘In corsa col Pdl? Ma il candidato va condiviso’


Elezioni Provinciali Udc in assemblea

Tratto dal Resto del Carlino del 01/03/2009




SI È SVOLTA ieri nella sede Udc di Rovigo l’incontro fra militanti e dirigenti Udc con il segretario regionale, l’onorevole Antonio De Poli. L’incontro, organizzato dal segretario provinciale Francesco Milan ha confermato la volontà dell’Udc polesana di continuare «ad interpretare al meglio la linea di coerenza identitaria, portata avanti a livello nazionale e regionale, capace di mantenere il partito autonomo e pronto a rapportarsi con gli altri partiti con dignità e autorevolezza, politica e programmatica, rispettosa dei propri elettori che hanno voluto la presenza di una forza moderata di centro».
In tale direzione l’Udc ha voluto e sollecitato l’incontro con Pdl e Lega nel quadro dei rapporti che lo vedono assieme al governo della Regione Veneto e, si legge in una nota dell’Udc, «intende operare affinché i prossimi incontri definiscano non solo la volontà di stare assieme, già affermata con il documento di gennaio, ma anche i contenuti programmatici, la condivisa candidatura alla presidenza della provincia e a sindaco nei comuni più rilevanti». In caso contrario, l’Udc correrà alle prossime elezioni provinciali autonomamente con un proprio candidato alla presidenza per le elezioni provinciali e a sindaco di Adria. Dall’assemblea è stata confermata «l’indisponibilità ad accordi con il Pd, peraltro già espressa in tutte le dichiarazioni e in tutti i documenti dell’Udc polesana».
«L’Udc polesana auspica che si avvii al più presto un tavolo regionale fra i partiti che governano la Regione e si rammarica — si legge in una nota — che la richiesta in tal senso già fatta dall’Udc regionale, non abbia ancora trovato concretezza. Dal punto di vista programmatico sono stati toccati i temi». L’assemblea ha poi confermato il proprio appoggio al partito teso a sostenere e dare intensità, rapidità e concretezza alle decisioni conseguenti che il tavolo delle trattative dovrà assumere nei prossimi giorni, «per un’ alleanza capace di offrire una nuova governance alla provincia di Rovigo».