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giovedì 19 marzo 2009

Contiero (Lega): «Se il Pdl continua a corteggiare l’Udc con noi ha chiuso»


Contiero (Lega): «Se il Pdl continua a corteggiare l’Udc con noi ha chiuso»

Tratto dal Gazzettino di Giovedì 19 Marzo 2009 di Franco Pavan


«Ho carta bianca. A Rovigo decido io e a tutt’oggi la Lega nord farà corsa solitaria». E’ un Antonello Contiero a ruota libera quello che ieri ha voluto mettere i puntini sulle “i” alle recenti vicende che stanno agitando la scena politica locale. Parla di tutto e non tace alcunché il segretario provinciale del Carroccio soprattutto quando entra nel tema delle alleanze, dopo gli annunci di accordi semi ufficiali durati lo spazio di 48 ore.
«A Rovigo non verrà né Bossi né Gobbo a dire quello che farà la Lega - precisa Contiero - Decideremo in piena autonomia perché ci è stato conferito un mandato pieno. E a costo di ripetermi, ribadisco una volta di più che lo spartiacque sarà la risposta dei partiti sul federalismo. Anche a livello locale voglio vedere come si comporteranno i capi polesani su questa importante riforma nazionale». Insomma, stando al ragionamento di Contiero, la Lega prende le misure ai possibili alleati. Intanto li mette sul chi-va-là tenendoli a distanze con l’annuncio di presentarsi da sola alle Amministrative di giugno. Poi, in relazione al voto sulla riforma federale della fiscalità, sceglierà chi sta dentro al gioco e chi va affondato.
«Eh sì, non voglio scherzi - chiosa Contiero - Se capita che mezzo Pdl lo ritrovo a firmare quella falsità del 20 per cento ai banchetti dell’Udc? Oppure che uno come Paolo Avezzù respinge la nostra proposta di firmare per la castrazione chimica degli stupratori? Come mi devo comportare?».
Già, l’Udc, per Contiero, è fumo negli occhi. «Il Pdl non deve in alcun modo fare accordi con l’Udc - tuona il segretario - In caso contrario si preclude ogni possibilità di alleanze con la Lega. Dopo il voto su federalismo si capirà perfettamente lo scenario che si andrà delineando». E se il Partito democratico, che fa prove di dialogo sulla riforma federal-fiscale leghista, si scoprisse alleato concreto con l’astensione sul provvedimento?
«Non ci stupiremmo. Stanno cercando di gettare le basi per un Pd del Settentrione. La Lega in tanti Comuni va da sola, vedi Porto Viro o Lendinara. Se il Pd ci offrisse i suoi voti, potremmo anche accettarli».
Quanto pesa alla causa leghista locale, la vicenda dei giovani fuoriusciti? «Zero. Sinceramente non li capisco. Potevano rimanere in Lega, nessuno li ha allontanati. E’ stata una loro libera scelta». In altre occasioni Contiero aveva parlato di un prezzo per questo “tradimento”. «Non voglio più polemiche sui questa vicenda. La storia degli ultimi venti anni di Lega nord dimostra che l’elettorato ha sempre condannato chi l’ha abbandonata. Fuori dalla Lega c’è il nulla. E tanto per cominciare questi fuoriusciti non potranno fare accordi con noi».

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