UDC Rovigo - Unione dei democratici cristiani e di centro

Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.

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sabato 22 agosto 2009

FICAROLO - C'è bisogno di un centro unito

C'è bisogno di un centro unito

Lettera di Giuseppe Pietroni al Gazzettino di Rovigo del 22/08/2009

mail-2C'è sempre bisogno di un quadro politico diverso, maggiormente stabile e democratico come in effetti lo era prima. Un centro forte e unito, quello di un tempo, quelle origini, non tante vane iniziative con formazioni più o meno credibili e durature. Ritengo che sia la destra che la sinistra ne verrebbero rigenerate, in effetti tra le altre cose è rilevabile come dallo sfaldamento del centro, oltre a un vuoto politico, settori e sezioni del centro italiano hanno inflazionato destra e sinistra a loro volta in difficoltà anche per eventi intemazionali. Vuoto del centro politico: crisi del ceto medio che non ha punti d'appoggio e non è più ben rappresentato pur essendo fondamentale, quindi più povertà. È vero che influiscono situazioni europee e mondiali, qui ci sono modelli di sviluppo da rivedere in senso filosofìco,. teorico e futurista, ma a livello nazionale è così, per l'Italia è così. Ritengo che l'Udc e altri elementi politici, sia sulla strada giusta per costruire ciò che dopo gli anni 90 appare davvero un'impresa. Può riuscire pure nella nostra provincia dove spesso accadono cose "d'anteprima...".

giovedì 6 agosto 2009

FIESSO UMBERTIANO - Marco Chinaglia sceglie l’Udc e lancia i suoi siluri: “Mainardi e Contiero inadeguati, un fallimento”


L’ex candidato ufficializza la scelta

FIESSO UMBERTIANO - Marco Chinaglia, ex candidato sindaco e ora consigliere comunale di Flesso annuncia ufficialmente la propria adesione all’Udc. “Con la mia posizione politica, di cattolico moderato che in passato aveva votato alcune volte per l’Udc, altre per An (in quest’ultimo caso non per strane nostalgie, ma per grande stima del Presidente Fini) avevo creduto ingenuamente, nei mesi scorsi, che il Pdl fosse la mia casa politica”, afferma Chinaglia, che con i suoi 24 anni è stato il più giovane candidato sindaco alle recenti amministrative. “Ho creduto - prosegue che si potesse costruire un grande partito della famiglia popolare, cattolico, moderato, europeista, autenticamente liberale. Allora, alla vigilia delle elezioni politiche 2008, non compresi la scelta, da me ritenuta infelice, dì Pierferdinando Casini, di andare da solo. Il Pdl all’opera si è rivelato però una pia illusione: speravo in un partito nuovo, autenticamente liberale e demoCTd.fcico, in cui ci fosse una condivisione delle scelte, non la riproposizione del modello aziendale e plebiscitario”. “Speravo - prosegue la nota di Chinaglia - che non ci fosse una fusione a freddo, che al contrario si è avuta con un congresso svolto per alzata di mano e con regole nate dal predellino di un’automobile”. “Speravo - aggiunge Chinaglia - che il Pdl fosse il vero protagonista dell’azione di Governo, non delegando le scelte quotidiane sul futuro della nostra nazione al populismo e alla demagogia del leghismo. A livello locale, la campagna elettorale per le amministrative ha rafforzato questo mio sentore, cominciando dalla scelta sbagliata del coordinamento provinciale del Pdl e proseguito con l’individuazione di un candidato presidente della Provincia inadeguato a tale compito. A Flesso Pdl e Lega hanno perso per 13 voti; io ho portato a casa 604 voti (22,15 %) con l’aiuto di pochissime persóne e sole quattro settimane di campagna elettorale: uri successo eclatante, di fatto”. Chinaglia annuncia quindi la sua decisione di “inoltrare quanto prima formale. richiesta di adesione alla formazione politica dell’Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro, Mi metto a disposizione degli amici polesani, a cominciare da Michele Raisi, consigliere provinciale, che ringrazio per la .stima e la fiducia espressa in diverse circostanze, per rilanciare una politica seria, moderata, al centro in tutti i sensi, con la persona umana come obiettivo primario di una concreta azione. Non una forza di interposizione costretta, come nel ballottaggio rodigino, a fare alleanze non sentite dall’elettorato, ma un nuovo punto di riferimento in questo precario quadro politico, con la gente e per la gente, in un rapporto continuo e costante con il territorio e gli elettori, gli unici soggetti ai quali bisogna rendere conto del proprio operato. Sono a disposizione degli amici del movimento giovanile, a cominciare da Greta Giolo e Mauro Annunziata, per lavorare per ricostruire una seria politica al centro, per i Valori e i Principi con la V e la P maiuscola”. “Questa decisione, presa a titolo esclusivamente personale - conclude Chinaglia - e che, conseguentemente, non l’interno’”.