Il retroscena Ascierto in mattinata aveva annunciato l’accordo col primario. A breve l’ufficializzazione della corsa solitaria
Tratto dal Corriere del Veneto del 03/05/2009
PADOVA — Ore 12.30: il Pdl annuncia la candidatura come capolista di Oreste Terranova. Colpo di scena? Probabilmente no: l’Udc infatti già domani potrebbe lanciarlo come candidato sindaco. E’ giallo sul «futuro politico» del direttore della Clinica chirurgica geriatria.
Prima candidato il pectore di Citt’Antenore per il centrodestra, poi conteso dal partito di Pier Ferdinando Casini, a seguire possibile vicesindaco a fianco di Marco Marin, in ultima battuta una settimana di silenzio. Ieri mattina però la svolta. «A sostenerci ci sarà anche Terranova» annuncia dal megafono il coordinatore cittadino del Pdl Filippo Ascierto durante la cerimonia d’apertura del quartier generale dell’olimpionico. In mattinata lui, Giustina Destro e Marco Marin avevano incontrato il professore: accordo fatto. Tanto più che dopo l’annuncio, a breve giro, il deputato di An fa seguire una dichiarazione che poco spazio lascia alle interpretazioni: «Per noi è un onore aver nelle nostre liste il professore ».
A più riprese in giornata viene ventilata addirittura l’ipotesi che Terranova possa essere il capolista della civica espressione di Marin. Una circostanza di cui probabilmente è all’oscuro il diretto interessato che ieri sera ha incontrato il segretario regionale dell’Udc Antonio De Poli. «Forse c’è stato un malinteso, le parole di Ascierto sono inesatte » ha fatto sapere in serata Terranova raggiunto telefonicamente.
«Al parlamentare di An ho spiegato semplicemente che potevano contare sul mio contributo per la vittoria del centrodestra — aggiunge il direttore della Clinica chirurgica geriatria — ma io ho sempre sostenuto di voler lavorare all’unità di tutto il centrodestra, inteso come raggruppamento dei moderati, e quindi anche con l’Udc».
Un precisazione non casuale, quella del professore. A breve infatti il partito di Casini potrebbe ufficializzare la sua candidatura a Palazzo Moroni. Una candidatura che, salvo colpi di scena dell’ultima ora dovrebbe designare proprio Terranova alla guida del «terzo polo». Un polo che, in caso di ballottaggio, forte dei sondaggi che lo danno oltre il 6 per cento, potrebbe rivelarsi determinate tanto per Flavio Zanonato, quanto per Marin.
A cascata, la candidatura di Terranova dovrebbe portare alla designazione a palazzo Santo Stefano di De Poli, l’uomo forte del partito, unico in grado di raccogliere preferenze anche nell’Alta padovana feudo incontrastato del tandem LegaPdl e costringere forse Barbara Degani a un ballottaggio che sembrava evitabile.
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