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mercoledì 6 maggio 2009

Palazzo Celio, L’Udc non è più sola

Due liste distinte, ma c’è convergenza sul nome di Michele Raisi

Raggiunto l’accordo con la Federazione dei Moderati di Gianni Saccardin e Albertino Stocco

Tratto dalla Voce di Rovigo del 06/05/2009

L’Udc tiene fermo il timone al centro, anche se i più maligni notano una leggera virata a sinistra. Potrebbe essere interpretato così l’accordo raggiunto nella serata di lunedì con la Federazione dei Moderati di centro di Gianni Saccardin e Albertino Stocco, con quest’ultimo che a Palazzo Nodari appoggia la giunta di Fausto Merchiori. Liste distinte, con diversi simboli e candidati, per la corsa a Palazzo Celio, ma un unico candidato, Michele Raisi, che è il nome scelto dal partito di Casini. I diretti interessati tuttavia smentiscono, parlano di fase costituente e di un’alleanza che è il primo passo verso un terzo soggetto, di centro, con un’identità chiara e alternativo ai due maggiori schieramenti. In anticipo sui tempi rispetto al quadro nazionale. “E’ una tappa verso la costituente di centro richiamata dall’assemblea di Roma da Casini, Pezzotta, Tabacci e altri ancora. Vogliamo che sia un percorso veloce e per questo qui in Polesine inziamo prima delle elezioni europee”, spiega Gianni Saccardin, non escludendo che alcuni elementi della Federazione di centro vengano candidati in altri Comuni all’interno di liste civiche. Tra queste Presenza Cristiana che ad Adria appoggia la candidatura di Gino Sandro Spinello, mentre a Lendinara si schiera con il sindaco uscente di centro destra Ferlin. ” Non credo proprio che questo accordo rappresenti un passo verso il centro sinistra - taglia corto il presidente provinciale dell’Udc Renato Borgato - il livello regionale non ha raggiunto l’accordo con Pdl e Lega e così ha scelto la corsa solitaria dappertutto”. Una decisione che in prospettiva, appunto, dovrebbe portare all’aggregazione delle forze di centro attorno a quello che Casini chiama “il partito della nazione” . E in Polesine si è deciso di metter già le mani avanti. “L’intesa con la Federazione dei moderati è stata veloce, parliamo lo stesso linguaggio e il programma è già largamente condiviso su temi fondamentali, come l’ambiente. E’ un inizio sui cui scomettiamo tutti insieme”. Resta però da capire, tornando alle scadenze più imminenti, cosa accadrà in caso di ballottaggio tra i due schieramenti principali: se l’Udc troverà l’accordo, finora fallito, con il centro destra, se preferirà schierarsi con Tiziana Virgili, o ancora, lascierà libertà di scelta ai propri elettori. L’input dovrebbe arrivare da Venezia, per avere omogeneità a livello regionale. E in questo momento, specie dopo il no dell’Udc al federalismo fiscale, i rapporti con il Carroccio non sembrano proprio al massimo.

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