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mercoledì 6 maggio 2009

Fantato e Rossi Ok, Il Pdl no

Il partito unico ancora non trova l’accordo

Tratto dalla Voce di Rovigo del 06/05/2009

Badia Polesine - Finalmente ci siamo. Questa sera alle 18 nella sala civica B. Gidoni di Badia Polesine ci sarà il varo della lista civica “trasversale” che sosterrà Gastone Fantato nella sua candidatura a sindaco della città.Nell’incontro pubblico con la stampa saranno presentati, oltre ai candidati, anche il simbolo ed il nome della lista che dovrebbe essere “Rinasce Badia”. Dopo mille voci ed indiscrezioni insomma, è in dirittura d’arrivo l’accordo di forze eterogenee che l’ex sindaco è riuscito a stringere attorno al proprio nome, andando oltre ai partiti per formare una squadra che potesse essere alternativa al Pdl. A sostenere Fantato ci saranno la Lega Nord, il Pd, l’Udc, il Partito Socialista e indipendenti fuoriusciti da diverse aree. Un vero arcobaleno politicoper il “laboratorio Badia” che spesso ha visto esperimenti particolari, a volte di successo, che sono poi stati esportati nel territorio nazionale. Mentre Adino Rossi ha ufficializzato ieri la sua partecipazione alla corrida elettorale con la lista “La Siepe - Badia viva e sicura” riproposta a dieci anni dalla sua prima apparizione nelle comunali del 1999, in casa Pdl sembra ancora regnare una certa confusione. Le fratture interne al neonato partito sono molteplici e sono figlie di 5 anni passati fra veleni e ripicche, conclusesi malamente con le dimissioni del sindaco Meneghin. La situazione sembra lontana dal trovare una soluzione condivisa da tutte le varie anime e non è possibile escludere la nascita di due liste distinte. Se l’incontro di giovedì scorso aveva da una parte sancito un forte appoggio alla candidatura di Meneghin da parte dei massimi esponenti del Pdl, dall’altra aveva fatto registrare l’assenza del gruppo Fac ( Ferreri - Aguzzoni - Cabassa ) e del coordinatore Massimo Stefani. Rientrato domenica in città dopo alcuni giorni di relax a cavallo “passati però con il cellulare in tasca”, Stefani ha confermato le difficoltà di mediare un accordo e il timore che alla fine le strade possano dividersi. L’ultimo incontro avvenuto lunedì sera ha infatti registrato l’ennesima fumata nera. Il veto sui nomi di Marcello Ferreri (soprattutto) e Mario Cabassa non sembrano sindacabili e per questo le posizioni sono ad oggi inconciliabili. A questo punto, se il Pdl non dovesse trovare la quadratura del cerchio e ricompattarsi, anche la candidatura di Meneghin potrebbe essere in pericolo e registrare il forfait proprio del sindaco uscente che rinuncerebbe alla sua investitura. Intanto ieri sera era previsto un incontro fra lo stesso Stefani e Mauro Mainardi, appena ritornato dall’estero. Viste le difficoltà finora incontrate e i tempi ristretti, il coordinatore locale del simbolo, una soluzione radicale e cioè la creazione di una lista formata da persone giovani con un sindaco altrettanto giovane. Se otterrà l’avvallo del coordinatore provinciale, Stefani potrebbe continuare su questa linea e verificare il livello di gradimento interno esercitando una forma di “aut- aut” nei confronti degli altri membri. A pochi giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste, la situazione in casa Pdl non è certo delle più rosee tenendo conto che, a differenza degli altri anni, il competitor principale in questa tornata elettorale, Fantato, sembra godere di ottima salute. Cadono così in poche ore le certezze delle ultime settimane: da una corsa a due, con due grosse coalizioni a contendersi la piazza, siamo passati in breve tempo ad una disfida con in campo tre, forse addirittura quattro liste. Ma fino a sabato niente può essere dato per scontato.

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