UDC Rovigo - Unione dei democratici cristiani e di centro

Sosteniamo la causa di chi finalmente mette in campo esplicitamente i valori cristiani in Polesine.

Ultime News dal sito Pier Ferdinando Casini.it

mercoledì 15 luglio 2009

L’era Virgili parte con la fronda interna

PALAZZO CELIO Primo consiglio provinciale con polemiche da parte di 4 espónenti del Pd L’era Virgili parte con la fronda intema Vecchiotti attacca la formazione della giunta, Marzola si astiene sulla presidenza

Tratto dalla Voce di Rovigo del 15/07/2009

ROVIGO - Scosse telluriche in consiglio provinciale. L’atto ufficiale dell’era Tiziana Virgili alla guida di Palazzo Celio inizia con una contestazione da parte di alcuni consiglieri di maggioranza sulla modalità di formazione della giunta e sulla proposta di Federico Rigato alla presidenza del consiglio. Sondile La miccia evidentemente era innescata da prima dei lavori, del consiglio, iniziati con una mezz’ora di ritardo. Dopo il giuramento di Tiziana Virgili, e l’applauso delll’aula e della loggia riservata al pubblico, di Palazzo Celio a dar fuoco alle polveri è stato l’intervento di Franco Vecchiatti, consigliere del Partito democratico. Ha preso la parola dopo che Franco Grotto aveva proposto Federico Fugato alla presidenza del consiglio. Vecchiattì ha dichiarato di parlare anche a nome dei consiglieri Pd Claudio Marzola, Alessandro Rigoni e Gian Paolo Bolognesi. Di fatto ha proposto Marzola quale candidato alternativo a Frigaio e poi si è lanciato in un affondo politico. l’accuse Ha detto Vecchiattì: “La presidente Virgili ha la nostra stima ma non sono stati rispettati i criteri annunciati per la formazione della giunta. No c’è ilcriterio delle competenze per la nomina degli assessori, la territorialità è dispersa, aver ottenuto consenso non è servito”. Vecchiattì ha dichiarato che “due assessori del Pd vengono da zone del Polesine dove Virgili non ha vinto nel confronto coti Contiero; Castelmassa, Casteinovo, Bergantino hanno registrato sconfitte del Pd, eppure c’è un posto in giunta. Nel Delta il Pd ha perso ovunque tranne che a Papozze, anche al secondo turno, eppure ha due assessorUnvece Occhiobello, Stienta, bacini di voti sono esclusi. E pure Rovigo, non ha assessori del Pd. Per diventare assessori serviva forse ottenere pochi voti? Ora si vuole .puntare su Frigató per la presidenza del consiglio per poi farlo dimettere da assessore comunale, H partito sembra in confusione, possibile che a Rovigo non ci fosse un. politico in grado di fare l’assessore provinciale?” Vecchiatti ha individuato anche i responsabili di “Una politica che non rispetta i principi. Gabriele Frigató e Cino Spinello, responsabili di questa operazione”. E ancora: “Non c’è logica nella gestione politica di tutto questo, solo la corsa a posizionarsi meglio in vista del congresso del Pd. Possibile che l’ex Margherita abbia presidente della Provincia, sindaco di Rovigo, presidente del Parco, assessorati di peso e tanti altri enti? Non è possibile che gli esponenti dell’ex Ds siano figli di un dio minore, n consenso ottenuto alle elezioni doveva contare qualcosa. Per questo candidiamo Mazzola alla presidenza del consiglio”. La minoranza Dopo le frustate di Vecchiatì, una sorta di fronda interna al Pd, l’opposizione ha accennato a gettarsi nell’arena politica, ma non e risuscita a sfruttare 1p (tiffirnltà riplla mao’pìnran- za. Antonello Contiero si è limitato a osservare che “Le margherite mangiano le querce, neprendiamo atto”. Oscar Tosini, dell’Idv ha chiesto una sospensione cui ha provato opporsi Andrea BimbattidelPdl: “Imbarazzo della maggioranza, non serve la sospensione”. Ivano Cibin, Lega: “La maggioranza mostra forti contraddizioni inteme”. Franco Grotto, Margherita, ha provato a ricucire con i 4 dissidenti: “Non è la prima volta che d sono divergenze, in politica succede, bisogna andare avanti. Il fatto che sia successo in pubblico va apprezzato, significa che c’è trasparenza”. Pierangelo Avanzi, Poi: “Delusi da questo spettacolo”. Alessandro Rigoni, Pd: “Chiedo al presidente che sia ridata centralità al consiglio, apprendere certe informazioni dai giornali, su assessori e presidenza del consiglio, è spiacevole”. L’intervento di Tiziana Virgili ha tentato di mettere ordine: “I gruppi propongono gli assessori ma il presidente li nomina e mi assumo le responsabilità, sono assessori capaci e pronto a lavorare, m 19 anni di mal di pancia ne ho visti tanti, si guarisce sempre”. La sospensione Un breack ódeciso a maggioranza ha portato i consiglieri del Pd in riunione. Nei corridoi di Palazzo Celio si commentava: “n Pd è.rotto, chissà al congresso”, “Polemiche normali”, “Agli ex Margherita andranno 5 ruoli di peso su 8 in palio, contando presidenze di giunta e consiglio, assessorati importanti e poi Consvipo”. Come ad indicare quello che sarà il prossimo fronte di battaglia alTinternoddPd. La ripresa Alla ripresa dei lavori Grotto ha riproposto Rigato allapresidenza. Vecchiatd ha ammesso “di votare secondo le indicazioni del partito per senso di responsabilità, sapendo che poi mi pentirò, il gioco di chi è più duro lo lasdo fare a Gabriele Frigato”. Tatto risolto? No, perché Claudio Marzola, eletto nel Pda Occhiobello ha rincarato la dose: “Mi sento usurpato di un posto in giunta. Qualcuno è lì al posto mio. Pensavo che si potesse fare politicain un modp nuovo, cosinone. Persa un’occasione ma io non voglio fare l’agnello sacrificale, non mi dimetterò per non dare soddisfazione a qualcuno, mi avete calpestalo, come 5 anni fa è stata calpestata la Gulmanelli”. Cibin, Avanzi e Michele Franchi (Lega), hanno sottolineato la “tristezza dello spettacolo offerto, cosa succederà quando si parlerà dei problemi seri?” La votazione Alla fine federico Frigato è stato eletto presidente del consiglio provinciale, per lui 12 voti favorevoli, io astenuti. Anna Riberto era mori dell’aula per motivi personali, Claudio Marzola si è astenuto. Ivano Gibin eletto vicepresidente del consiglio. Federico Frigato “Non sono entusiasta di come sono andate le cose. Come presidente tutelerò il ruolo del consigliere cercando di coinvolgerli tutti in un ruolo di con- / fronto positivo con giunta e presidente”. Oscar Tosini Forse anche l’esponente delTidv va inserito nel numero dei consiglieri di maggioranza scontenti: “La giunta è un mezzo per raggiungere il fine e portare a compimento gli indirizzi eenerali di eovemo della Provincia, u mio sostégno alla maggioranza ri sarà in funzione della cpndivisione dei programmi”. Michele Raisi L’unico esponente deUIJdc ha posto l’accento sui “problemi che si dovranno affrontare per il bene dei polesani. Chiedo alla presidente di ricordare con un segno concreto la figura di Alberto Brigo, grande presidente della Provincia”.

Nessun commento:

Posta un commento